venerdì 9 febbraio 2024

I hope you suffer!

I hope she breaks your heart the way you broke mine.
I hope she treats your feelings with the same carelessness that you treated mine.
I hope you cry every day like I've been doing since that bloody 25th of April.
You also managed to ruin my favourite celebration.
So you can finally understand what it feels like.
I hope all this anger will soon disappear so that I can start living my life again without your constant thoughts. 
I may be petty, but that is how I feel about you now..

mercoledì 29 giugno 2022

Yannis Ritsos - Bello il tuo corpo

Bello il tuo corpo

Infinito il tuo corpo.
Mi sono perso nell’infinito.

Le mie labbra
percorrono il tuo orecchio.
Cosi minuto e tenero
come puo contenere
tutta la musica?

L’assenza di perifrasi – diceva –
annienta la poesia.
E sia.
Preferisco il tuo corpo.

Nudo il tuo corpo,
autentico –
risposta definitiva al niente.
Vieni.

Tutta notte
il tuo nome
mi cinguetta in bocca,
mi beve la saliva,
mi beve.
Il tuo nome.

Le mie mani ti ricordano
piu profondamente della memoria

Due mesi senza incontrarci.

Un secolo
e nove secondi


Gustav Klimt - Danae (1907-1908)

giovedì 23 giugno 2022

sabato 11 settembre 2021

Reflections on a rainy Saturday afternoon

I keep looking towards your balcony 

but you are not here.  

You will never be here again, not as I wish… not as I wish you to be… 

this strange melancholy afflicts me and I cannot stop it.  

The memories of the two of us,

young and carefree, 

happy and perhaps a little in love, 

run continuously in my mind and I can't stop them.

I miss those years, 

I was able to enjoy life more and the little things still managed to surprise me. 

Now I'm just angry, 

tired and confused 

while you have a family of your own to think about.

If you happen to think about those years or about me, 

do it with a bittersweet smile on your lips, let our years of youth, carefree, and happiness have a weight for you too.

Do not forget about me, 

the happy teenager who was in love with you, 

just as I will never forget you, 

the carefree and slightly arrogant teenager who made me fall in love.

venerdì 2 aprile 2021

Vi racconto la mia esperienza con il catcalling

In questi giorni non si sente che parlare di catcalling. 

È giusto che diventi reato. 

Non è giusto che lo diventi. 

È solo la paranoia di alcune pseudofemministe che non hanno nulla di meglio da fare nelle loro giornate. 

È una forma di violenza.

È semplicemente maleducazione... e via dicendo.

Vorrei raccontare la mia esperienza, cogliendo l’occasione dell’anonimato fornitomi dal web e dal blog.

Ho raccontato questa storia una sola volta nella mia vita e non sono stata creduta da chi di dovere.

Non la racconto per fare pena a nessuno e nemmeno per suscitare la pietà e la compassione altrui ma solo per potermi liberare da un peso, che mi trascino da più di 20 anni.


Il catcalling è una delle ragioni per cui da quando avevo 10 anni ho paura ad andare in giro da sola, per lo meno qui in Italia. Mi era passata questa fobia quando vivevo in UK ma da quando sono tornata si è fatta risentire pure lei. 

Partiamo dal presupposto la prima ‘avance’ sessuale l’ho ricevuta che non avevo nemmeno compiuto 10 anni. Ho avuto la sfortuna di incrociare la strada del malato di mente di quartiere in cui vive mia nonna in Sicilia che, oltre ad avere evidenti problemi mentali, era anche pedofilo (apro una piccola parentesi per sottolineare il fatto che allora, questo non era un fatto risaputo, si sapeva solo che l’uomo in questione fosse pazzo e non pedofilo). 

Ha fatto quello che oggi definiamo catcalling, ed io, da bimba ingenua quale ero, mi sono lasciata attirare dal suo lato della strada, mi ha agguantata per un braccio, mi ha sottomessa e ha abusato di me. Per fortuna non fino in fondo, ma vi posso assicurare che a distanza di 20 anni la sensazione è ancora vivissima nella mia mente. 

L’ho aggredito con un bastone trovato per terra e sono scappata a casa di mia nonna, quando ho raccontato quello che era successo nessuno degli adulti ha voluto credermi, solo i miei cugini, poco più grandi di me, l'hanno fatto. Poco dopo scesero in strada e lo malmenarono . 

Da quel giorno ho il TERRORE del catcalling. 

Se reagisci in maniera aggressiva, rischi sempre di trovarti davanti l’idiota di turno che crede di essere autorizzato a metterti le mani addosso. 

Se fai finta di niente, ti ritrovi il corteo di schifosi che ti segue fin sotto casa. 

In altre parole non c’è verso di reagire in maniera ‘giusta’.

Personalmente ritengo il catcalling pura maleducazione e ignoranza. 

Oltre che una forma di mancanza di rispetto assurda nei confronti della persona che lo subisce.


Questa è la mia esperienza.

Ripeto, non l’ho condivisa per suscitare la pietà di nessuno ma solo per alleggerirmi un po’. 

Mantenere un ‘segreto’ simile, per così tanto tempo, è estremamente difficile e stressante. Non avendo mai affrontato il problema è molto probabile che abbia delle faccende in sospeso da risolvere per prima cosa con me stessa. Ho preso in considerazione l’idea di entrare in terapia ma per una ragione o per l’altra alla fine non ho mai iniziato...

venerdì 3 aprile 2020

Senza speranza!

Si può essere più scemi di me? 
Non credo.
Come si può definire, una povera illusa che continua a sperare che degli uomini che hanno solo voluto fare del sesso con lei possano improvvisamente innamorasi?
Offro conforto a tutti, con le parole, la presenza e il mio corpo.
Ma nessuno è disposto a confortarmi.
Non nella maniera in cui vorrei essere confortata.
Sono una stupida.
Una cinica ottimista.
Patetica, cinica ottimista che spera ancora nell’amore.
Patetica, ecco cosa sono.

martedì 17 marzo 2020

I miss you. 
I miss your hands. 
I miss your touch all over my body. 
I miss the way you used to look at me. 
I miss your body inside of me. 
I miss the way you make me laugh. 
I miss the feelings that you make me feel. 
I miss... miss... simply you. 
And I can’t and won’t tell you. 
My pride, your suffering. 
Countries apart. 
Hearts apart. 
I dreamt of you last night. 
You were making love at me. 
I was happy. 
You were, too. 
And now I’m suffering and cry. 
But I won’t tell you this. 
I don’t want to make you suffer. 
I’ve done enough damage, to you, to myself that it’ll last for a couple of lifetimes. 
I really loved you. 
And you really loved me. 
I was afraid of it. 
How could you love me, if I can’t even love myself? 
I hope you are fine. 
I hope you are happy. 
Even if it’s without me in your life. 
You will always be my biggest regret. 
My big, sweet, passionate, tender love.


Sometimes, I miss you so much that it hurts.